sabato 20 luglio 2013

SU "OSSOBOOK" NUMERO 6 CI SONO ANCH'IO!

Dal gennaio di quest'anno esce (esclusivamente on line, in formato digitale) la rivista "Ossobook", dalla grafica a dir poco spettacolare e dai contenuti non meno interessanti. L'ideatore è Tommaso Labranca, popolare scrittore di saggistica e narrativa, autore televisivo (i più lo ricorderanno negli anni '90 in "Anima mia" su Rai2) e conduttore radiofonico, il quale mi ha personalmente invitato a contribuire, per il numero 6, alla rubrica "Fuorimilano". In ogni numero un blogger o uno scrittore rilascia un suo personale punto di vista sul capoluogo lombardo e io ho contribuito con un breve racconto autobiografico il cui titolo originale era "A Gratosoglio con il Bentelan": in sostanza, la breve (per non dire fulminea) odissea di un educatore professionale siciliano - ancora decisamente acerbo - in un quartiere-dormitorio della periferia meridionale.
Potete leggere il nuovo numero (che si segnala anche per una bella intervista a Garbo) a questo link: http://issuu.com/ossobook/docs/ossobook062013.
Il mio racconto lo trovate a pagina 11, basta cliccare con il mouse sulle frecce a destra e a sinistra per sfogliare la rivista proprio come se fosse cartacea. Prodigi del web!


domenica 7 luglio 2013

IL MIO ROMANZO SU "LETTERATITUDINE", IL BLOG DI MASSIMO MAUGERI

"Letteratitudine", il blog di Massimo Maugeri, fresco vincitore del Premio Vittorini per il suo bel romanzo "Trinacria Park", è ormai un punto di riferimento per l'ambiente letterario italiano. Recentemente ha pubblicato in esclusiva uno stralcio del mio romanzo, un brano in cui il protagonista, Carlo Piras, ormai in piena disperazione ormonale ed esistenziale, tenta di conquistare la fidanzata di un suo caro amico...alla presenza dell'amico! 
DAL CAPITOLO 25 (“SABATO”, pp. 208-216)
Rosario e Raffaella sono puntuali e alle nove e un quarto circa sono già a spasso per i vicoli di Ortigia con il nostro Carlo.
Rosario è elegantissimo, in completo azzurro e camicia Emporio Armani. Raffaella si è tinta i capelli di biondo, però ha perso la linea perfetta altrove mostrata: è dimagrita parecchio, forse per adeguarsi alla moda corrente che vuole le fotomodelle ridotte all’osso, e chissà che non covi progetti di questo genere. O magari a forza di stare con Rosario è diventata anoressica, lui è un bravissimo ragazzo ma certo è a volte un po’ qualunquista e non riesce a capire sempre i problemi e le esigenze della sua compagna – ma Carlo, che ne può sapere lui? Forse è solo una speranza. La speranza che lei sia insoddisfatta di come vanno le cose con Rosario; la speranza che voglia tornare sui suoi passi, scegliendo di non percorrere fino in fondo quei binari che sono ormai costruiti e che, c’è da scommetterci, la porteranno al matrimonio con Rosario e via dicendo. Rosario è un bravissimo ragazzo, ma porta con sé delle convenzioni sociali da veterodiccì: il suo pregio e il suo difetto maggiore.
Ma qui parliamo di speranza, okay? Un sentimento strano e ingannatore, che ci fa spesso vedere fischi per fiaschi, per cui subiamo fischi e subiamo fiaschi. È già nell’aria: Carlo vuole attaccare il bastione-Raffaella. Ci rimetterà l’amicizia di Rosario.
Bene; è proprio quello che vuole...

RENATO MINORE COMMENTA POSITIVAMENTE IL MIO SAGGIO SU PASOLINI E IL MIO ULTIMO ROMANZO

Un inaspettato regalo mi arriva tramite Facebook: Renato Minore, noto poeta, saggista, scrittore, docente universitario e critico del "Messaggero", commenta positivamente il mio libro su Pasolini ("Nient'altro che un sogno", edito da Bastogi) e il mio ultimo romanzo "Se avessi previsto tutto questo".
Ecco cosa scrive Minore sulla mia bacheca:

Caro Raimondi, ho visto il double face creativo e critico. Il critico ha una grande dote di empatica identificazione con la sua materia e Il Pasolini della Trilogia emerge assai bene, nelle luci e nelle ombre.
Il suo è uno sguardo critico asciutto e adesivo. 
Poi c’è il romanzo, il creativo. Una storia di forte identificazione in cui c’è sempre una partenza da affrontare, uno sradicamento nuovo che è ormai la condizione coscenziale di un’intera generazione. In questo itinerario alla ricerca di un ubi conistam che non arriva mai, è tracciato un percorso narrativo fatto di discese e risalite, sempre trovando il modo di tenere il lettore appeso al filo della narrazione. Mi sembra che si integrino e si contamino assai bene.
Un cordiale saluto