giovedì 31 ottobre 2013

"LEGGERE:TUTTI" PUBBLICA UNA RECENSIONE DI "SE AVESSI PREVISTO TUTTO QUESTO"

Sul numero di ottobre-novembre di "Leggere:tutti", importante magazine romano di letteratura a diffusione nazionale,  è apparsa una recensione del mio ultimo romanzo firmata da Carla Iannacone. La stupenda immagine di copertina realizzata da Luca Morreale fa bella mostra di sé a pagina 49. Le Edizioni Il Foglio di Gordiano Lupi (già al lavoro sul mio prossimo romanzo, previsto per il 2014) realizzano addirittura una doppietta: è infatti recensito anche il libro di Renato Dattola "Penso a tutto io".
Ecco il testo integrale:
Carlo Piras è uno studente di filosofia all’Universita di Catania degli anni ’90. Figlio unico, diplomato all’istituto alberghiero, aspirante e svogliato scrittore ha scelto di abbandonare un percorso che lo avrebbe portato diritto alle cucine per dedicarsi allo studio di Hegel e Kant. Originario di Siracusa, dove la vita scorre placida e senza particolari emozioni, Piras si ritrova cosi a dover combattere un fastidioso senso di solitudine, malgrado viva ormai in un ambiente che trabocca di studenti e coetanei.
Il romanzo descrive le nevrosi adolescenziali e post-adolescenziali del suo protagonista assieme al desiderio di avere delle relazioni gratificanti, soprattutto una relazione sessuale soddisfacente e duratura. Ma tutto sembra remare contro il ragazzo. Tutti i tentativi di conquistare le ragazze rivelano la sua inadeguatezza alla vita. E scorrendo le pagine di questo libro che ci si accorge allora che il riferimento nel titolo della “ricerca d’amore” – salvo l’epilogo caratterizzato da toni più sentimentali – appare semmai orientato più verso una ricerca di amore carnale.
Se avessi previsto tutto questo (attinta sotto alcuni aspetti dalla autobiografia di Raimondi) si presenta infatti a mo’ di epopea quotidiana tardo–adolescenziale in cui l’amore e l’amicizia sono i veri valori da esaltare; un romanzo di formazione impastato di umorismo e speziato di malinconia, costruito in gran parte da una successione teatrale di dialoghi e brevi botta e risposta, mentre, in altri momenti, appare evidente il desiderio dell’autore di esprimere tutta la complessità delle elucubrazioni post adolescenziali, ricorrendo a sovrabbondanti aggettivi e numerose descrizioni degli stati d’animo del protagonista quasi a erigerlo a simbolo della vita di vent’anni fa che, alla fine, a pensarci bene, non era poi tanto diversa da quella di oggi.
CARLA IANNACONE

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