domenica 23 giugno 2013

ELEONORA LOMBARDO SCRIVE SU "LA REPUBBLICA": "UN GIOVANE WERTHER NELLA CATANIA DA BERE"


La trascrizione:
"C’è un romanticismo temperato da un sense of humor crudele, un sarcasmo senza il quale la storia di Carlo sarebbe stata quasi neomelodica, un giovane Werther metropolitano sperduto in una Catania che tenta di rinascere. E’ una storia di formazione maschile “Se avessi previsto tutto questo. In cerca d’amore nella Catania ia di fine millennio” di Luca Raimondi.
Nel peregrinare di Carlo alla ricerca di Tamare, amore e ripudio, si intersecano fotogrammi di pensiero che a tratti sono Giordano Bruno, il metodo cartesiano, e poi Jovanotti, Top Gun e De Niro. Una gioventù sull’orlo della maturità che è tutta fatta dell’indottrinamento universitario, delle letture infuocate, della musica così come dei ritrovi di una città che fa muovere tutti più o meno nella stessa direzione, verso gli stessi approdi, verso la stessa donna. Gli anni Novanta e la prima caduta del governo Berlusconi, una strada che sembra essere in discesa ma dove tutto comincia a vacillare in quel salto oltre la linea d’ombra che mette in crisi tutto e prelude alla malinconia della vita per desideri mai avverati. 
Chissà se Carlo Piras, protagonista della storia, con il senno di poi, visto il trionfo degli chef e dell'egotismo culinario, rifarebbe la scelta di seguire l'aspirazione filosofica riponendo in soffitta il diploma alberghiero."

venerdì 21 giugno 2013

STASERA "LETTI DI NOTTE" AL BIBLIOS DI SIRACUSA

Stasera, in occasione del solstizio d’estate, scrittori, editori, librerie e biblioteche in tutta Italia animeranno una serie di iniziative volte a promuovere i libri e la lettura. A Siracusa, presso il Biblios Cafè di Luisa Fiandaca, sarà presentato il nuovo romanzo di Elvira Seminara, “La penultima fine del mondo” (edizioni Nottetempo), con la partecipazione di Simona Lo Iacono. A seguire, letture di Angelo Orlando Meloni, Mario Fillioley, Fausta Di Falco, Salvo Zappulla, Angela Falletta (che esporrà anche le sue foto) e del sottoscritto.


domenica 16 giugno 2013

AL BIBLIOS DI SIRACUSA "I COLORI ESCLUSI DALL'ARCOBALENO"

Sabato 22 giugno alle 18,30, presso il Biblios Cafè di Luisa Fiandaca in via del Consiglio Regionale a Siracusa, avrò l'onore e il piacere di colloquiare con l'amico Giorgio Orano intorno al suo romanzo di esordio, "I colori esclusi dall'arcobaleno", edito da Aracne. Seguiranno letture e brindisi finale. 
Giorgio Orano nasce a Roma nel 1965, è sposato, ha due figli e un cane. Nel 1995 entra in magistratura: è stato otto anni in Sicilia, a Siracusa, e ora lavora come Sostituto Procuratore a Roma. Da anni si occupa in particolar modo di reati economici, soprattutto di bancarotte. 
Leonardo, Angelo, Vittorio, Augusta, Giada, Terry. Simili e quanto mai diversi, lottano per ritrovare sé stessi in una realtà caotica e disumanizzata, sempre in bilico fra la tragedia e la farsa, giunta sull’orlo di un baratro che rischia di inghiottire ogni certezza. Per i colori esclusi dall’arcobaleno stare al mondo non è propriamente una festa: sconfitti, delusi, campioni mancati, annientati da un dolore troppo grande o, per sopravvivere, costretti a vendere persino il proprio nome, alcuni vorrebbero non esserci più, altri hanno visto crollare il castello delle proprie convinzioni e infrangersi ogni speranza di successo. Con ironia, seppur senza distacco, Giorgio Orano lascia che loro strade, e le loro sfumature, s’intreccino e si separino dandosi voce e senso l’un l’altra, creando una polifonica e intensa melodia del presente. In fondo a una lunga e tumultuosa giornata di maggio ognuno di essi troverà risposte a domande che non osava porsi e, con il cuore finalmente aperto, sentirà il richiamo di una possibile e diversa idea di felicità.
Questo romanzo vive e si nutre anche delle passioni e degli interessi che faticosamente hanno convissuto negli anni con gli impegni di magistrato: primo fra tutti la letteratura, ma poi anche il cinema, la musica, il calcio, l’attenzione verso l’ambiente e l’alimentazione come possibili strumenti di miglioramento della qualità della vita e di trasformazione economica e culturale.

sabato 15 giugno 2013

UNA BELLA FESTA IN ONORE DEL MIO ROMANZO!

Gran bella presentazione quella di ieri a Pedara organizzata dalla Cooperativa Utòpia.
Gina Calanna ha relazionato sul libro, proponendo acute osservazioni e chiavi di lettura pertinenti, mentre Adriano Natoli (voce e chitarra) e Alfio Caruso (tastiera) hanno dedicato al mio libro alcune cover di brani anni '90 citati nel mio libro, a cominciare ovviamente da "Creep" dei Radiohead, una cui citazione è posta in apertura di romanzo. Una canzone difficile da interpretare, ma molto bravi entrambi, per qualche minuto mi hanno fatto tornare al 1995, riproponendo peraltro il duello Oasis/Blur che ai tempi era un tormentone ("Wonderwall" contro "The Universal", insomma)! E la malinconica "74/75" come ciliegina sulla torta...
E poi, come testimoniano le foto...festa!

















domenica 9 giugno 2013

IL 14 GIUGNO, TUTTI A PEDARA: VINO, CIBO, MUSICA E, OVVIAMENTE, LETTERATURA!

Dopo Ragusa, evento reso davvero tale grazie all'apporto di Veronica Tomassini, scrittrice, giornalista e donna per cui ho una sorta di venerazione (consolidatasi ulteriormente  dopo averla udita spendere parole meravigliose sul mio romanzo), eccomi pronto a partire per destinazione Pedara, in provincia di Catania. 
Si torna dalle parti in cui è ambientato la vicenda di "Se avessi previsto tutto questo", mi aspetto quindi una calda accoglienza! 
Certamente non mancheranno la relatrice Gina Calanna, l'amico attore e produttore Giuseppe Cottone, nonché l'apporto musicale di Alfio Caruso e Adriano Natoli
Organizzatori dell'evento gli amici di Utòpia, una cooperativa sociale con statuto ampio, mirato alla promozione di attività culturali, turismo ed eventi e che ha come scopo principale quello di realizzare occasioni reali di crescita e inserimento personale nella società.
L'incontro con il sottoscritto si terrà venerdi 14 giugno presso il locale Cantine Sanfilippo Wine & Food, in Corso Ara di Giove, al civico 148. Mi dicono vi troverete, tra l'altro, ottima sangria, birra artigianale, vini locali tra i migliori. E poi non ditemi che non l'avevate previsto...
Chi, in zona Catania, volesse leggere il romanzo con qualche giorno di anticipo, ne troverà numerose copie alla Feltrinelli di via Etnea e da Cavallotto. E' in ordine anche al Feltrinelli Village del "Centro Sicilia" di Misterbianco ma non so se le copie vi sono già arrivate. 


venerdì 7 giugno 2013

OGGI PRESENTAZIONE DEL ROMANZO A RAGUSA

Oggi, venerdì 7 giugno, alle 18.00 presso Le Fate Café (la cui direzione artistica è del musicista Carlo Muratori), in Via Sac. Giovanni Di Giacomo, 20 a Ragusa,  presenterò il mio ultimo romanzo "Se avessi previsto tutto questo – In cerca d'amore nella Catania di fine millennio" (Edizioni Il Foglio). 
La presentazione sarà a cura di Veronica Tomassini, giornalista e scrittrice, autrice - tra l'altro - del romanzo "Sangue di cane", uno degli esordi più rimarchevoli e applauditi degli ultimi anni.
Clicca sulla locandina per ingrandirla

martedì 4 giugno 2013

ALESSANDRO IDONEA E LUCIA FOSSI INTERPRETANO UN BRANO DI "SE AVESSI PREVISTO TUTTO QUESTO": IL VIDEO

E' il 17 maggio e siamo a Catania, in via Etnea, nel bistrot della Feltrinelli Libri & Musica. Nel video caricato su Youtube, i giovani attori Alessandro Idonea e Lucia Fossi leggono un brano tratto dal capitolo 18 di "Se avessi previsto tutto questo". Il protagonista del romanzo, Carlo Piras, ha un acceso confronto con la cugina che ha piazzato le tende nel suo monolocale catanese. Lui è attratto da lei e lo ha dimostrato in modo un po' anomalo, leccandole un orecchio durante la notte. E adesso? Che succederà mai? 


Figlio d'arte (suo padre è Gilberto Idonea, colonna del teatro catanese, reso celebre da numerose apparizioni cinematografiche e televisive), Alessandro Idonea si è formato alla Scuola d'Arte Drammatica Umberto Spadaro del Teatro Stabile di Catania diretta da Lamberto Puggelli. Ha recitato in numerose rappresentazioni, una delle più recenti è "Paparino", di cui ha firmato anche la regia.
Lucia Fossi, diplomatasi anche lei presso la stessa scuola del Teatro Stabile, oltre a partecipare a commedie teatrali, spot e cortometraggi, è stata protagonista di una puntata di "Amore criminale", la trasmissione in onda su Rai3. 

domenica 2 giugno 2013

I LINK AGGIORNATI PER ORDINARE IL ROMANZO SU INTERNET

Oltre a richiederlo in libreria, è possibile acquistare il libro on line. 
Personalmente, acquisto da anni su internet (in particolare su Ibs.it) e non me ne sono mai pentito. I libri arrivano in tempi abbastanza rapidi (salvo che si tratti di titoli di difficile reperibilità), per di più direttamente a casa e con lo sconto del 15%. In buona parte dei casi non si pagano spese di spedizione, purché vi sia un minimo di spesa.
Ecco invece i link diretti alle schede del romanzo sui principali rivenditori sul web:






LA COLONNA SONORA IDEALE PER IL MIO ROMANZO

Nelle recensioni di critici e lettori sono spesso evidenziati i riferimenti musicali inseriti in "Se avessi previsto tutto questo", quasi tutti inerenti l'epoca in cui è ambientato, che si intuisce essere l'anno accademico 1995/1996. Le eccezioni più evidenti sono i brani di Bob Dylan e di Guccini, dalla cui canzone "L'avvelenata" proviene l'endecasillabo che io e l'editore abbiamo scelto per il titolo: evidentemente a entrambi piace fare cose bislacche...
Ho quindi trascritto quella che si può considerare la "colonna sonora" ideale per accompagnare la lettura del mio romanzo. Scaricatevi (legalmente, eh!) tutti questi mp3 e inseriteli nell'Ipod, nello stereo o dove volete, prima, durante o dopo la lettura. A cominciare da "Creep" (citata in apertura di romanzo), "Bang and blame" e "1979", che ascoltavo a ripetizione mentre scrivevo. 



Brani internazionali:
"Creep" - RADIOHEAD
"Bang and Blame" - "What's the frequency, Kenneth" - R.E.M.
"Smells like teen spirit" - NIRVANA
"74-75" - CONNELS'
"Miss Sarajevo" - PASSENGERS
"Free as a bird" - BEATLES
"Wonderwall" - OASIS
"The Universal" - BLUR
"Free to decide" - CRANBERRIES
"Black hole sun" - SOUNDGARDEN
"1979" - SMASHING PUMPKINS
“Sweet Harmony” - THE BELOVED 
"Ballad in Plane D" - BOB DYLAN




Brani nazionali:
"L'ombelico del mondo" - "Penso positivo" - "Un ragazzo fortunato" - JOVANOTTI
"Il volo" - ZUCCHERO "SUGAR" FORNACIARI
"Il grido" - UMBERTO TOZZI
"In vacanza da una vita" - IRENE GRANDI
"Destinazione paradiso" - GIANLUCA GRIGNANI
"Amore di plastica" - CARMEN CONSOLI
"Mi viene un brivido" - DENOVO
“Liberi, liberi” - VASCO ROSSI
"Caffè de la Paix" - FRANCO BATTIATO
"L'avvelenata" - FRANCESCO GUCCINI



RECENSIONE DI LUCA MENICHETTI PUBBLICATA SU "LANKELOT"

Sul portale dell'associazione culturale "Lankelot", un vero e proprio caffè letterario on line, Luca Menichetti analizza il mio romanzo. Trovo condivisibile un po' tutto quello che ha scritto e noto che è già la seconda volta che viene usato l'aggettivo "barocco" per definire il mio stile in alcuni passaggi della narrazione (già Giuseppe Condorelli l'aveva utilizzato nella presentazione catanese), ma del resto un romanzo ambientato a Catania e scritto da un abitante della provincia di Siracusa, poteva non avere qualcosa di barocco? Quell'aggettivo, riferito alla letteratura anziché all'architettura, ha assunto connotazioni negative: e fortuna che, mi informa Wikipedia,  nella seconda metà del '900 si è assistito a un progressivo recupero della letteratura barocca, ad opera di alcuni importanti critici come Giovanni GettoMarzio Pieri e Giovanni Pozzi.
L'efficace incontro col micidiale e sprezzante barone universitario a cui si riferisce il critico lo potete leggere qui: http://seavessiprevisto.blogspot.it/2013/05/il-boss-e-la-matricola.html
Riporto il testo della recensione:

Chiesa della Badia di Sant'Agata:
il barocco a Catania...
"Onestamente non ricordo come sia stata definita quella corrente letteraria (c’è però chi metterebbe il “letteraria” tra virgolette) che ha fatto capo a Brizzi e a tutti quegli autori che scrivevano dei loro sfigatissimi coetanei. Comunque si sia chiamata, visti certi risultati non proprio strepitosi anche se confortati da un grande successo di vendite, è plausibile che alcuni lettori, quelli meno sensibili al mainstream, nel leggere di un nuovo romanzo italiano “generazionale” e con protagonisti appunto giovani, tardo adolescenti, possano rimanere un po’ diffidenti. Diffidenza comprensibile, ma che poi non è il caso di generalizzare. Non mi pare sia il caso di farlo con “Se avessi previsto tutto questo”, l’ultima opera di Luca Raimondi, giovane scrittore siciliano che ha al suo attivo già un buon numero di saggi e romanzi. Anche il sottotitolo “In cerca d’amore nella Catania di fine millennio” potrebbe far pensare a qualcosa di sentimentale e mieloso, una versione sicula di Liala; ma anche in questo caso è bene andare oltre le apparenze.
Protagonista del romanzo di Raimondi è Carlo Piras, matricola di filosofia all’Università di Catania verso la metà degli anni ’90: figlio unico, diplomato all’istituto alberghiero, aspirante e svogliato scrittore, ha scelto, non si come mai, di abbandonare un percorso che lo avrebbe portato diritto in una cucina per votarsi, con poca convinzione, allo studio di Hegel e di Kant. Proveniente da Siracusa, dove la vita scorreva placida e senza particolari emozioni, il nostro Piras si ritrova a dover combattere un fastidioso senso di solitudine, forse soltanto immaginato, malgrado viva adesso in un ambiente che trabocca di studenti e coetanei.
La storia, che si riconosce ambientata almeno venti anni fa grazie ai frequenti riferimenti musicali, descrive le nevrosi adolescenziali e post-adolescenziali di questo ragazzo un po’ sperso e molto perplesso, e, se vogliamo proprio buttarla sullo psicologico, la sua voglia, contrastata da una cronica apatia, di trovare delle relazioni finalmente gratificanti: soprattutto una relazione sessuale soddisfacente e duratura. Quel riferimento nel titolo alla “ricerca d’amore”, nel corso del romanzo e salvo l’epilogo caratterizzato da toni più sentimentali, ci appare semmai una ricerca di amore carnale; per non voler usare termini più espliciti e, volgendo lo sguardo alla letteratura e alla Sicilia, coerenti col gallismo felicemente descritto da Brancati. Soltanto che il nostro Carlo Piras ci viene descritto come un aspirante don giovanni, non un don giovanni effettivo, in realtà campione di rimbalzi, uno di quelli che alla domanda “cosa collezioni”, se sono sinceri, ti rispondono: figure di merda.
Quindi, al di là della presenza di alcuni elementi autenticamente autobiografici (l’ambientazione catanese, l’Università, le aspirazioni di scrittore), appare piuttosto logica la precisazione di Raimondi nelle note finali: “questo non è un romanzo di memorie autobiografiche, ma per dieci anni ho davvero vissuto tra Siracusa e Catania. Nel capoluogo etneo, a cominciare dal 1995, ho frequentato l’Università, conquistando due lauree e un master. Certamente quell’esperienza mi ha fornito lo scenario e molti spunti di riflessione, tuttavia è mio dovere precisare che questo romanzo è frutto della mia fantasia” (pag. 233).
Un curriculum quello di Raimondi che appare brillante e che non sembra aver molto a che fare col pur simpatico e immaginario Carlo Piras, studente che abbiamo già detto mostrarsi poco convinto delle sue scelte e assai imbranato, incupito tra la sua insonnia, lezioni universitarie astruse, bocciature all’esame di guida e soprattutto le donne, cugina compresa, che gli sconvolgono la vita e gli ormoni.

La Chiesa di San Benedetto sorge in Via Crociferi,
ed è considerata fra i migliori esemplari del barocco catanese
“Se avessi previsto tutto questo” è romanzo con una trama magari esile, costruito in gran parte mediante una successione molto teatrale di dialoghi e brevi botta e risposta privi di invadenti descrizioni da parte dell’autore; mentre in altri momenti l’evidente desiderio di Raimondi di esprimere tutta la complessità delle elucubrazioni post adolescenziali rischia di rendere un po’ sovrabbondanti di aggettivi e barocche le descrizioni degli stati d’animo e degli incubi del protagonista. Sicuramente, nella loro ironia, più efficaci e spontanei i dialoghi tra studenti allupati rispetto agli intermezzi onirici di Piras.
Elementi che però non mi pare mettano in ombra la sostanziale leggerezza dell’opera e i frequenti spunti umoristici (efficace l’incontro col micidiale e sprezzante barone universitario) che evitano  il rischio di eccessivo sentimentalismo e quello di prendersi troppo sul serio. Lo dimostra la stessa conclusione del romanzo, con Piras che è vero, dopo pagine e pagine da apatico allupato, ci appare vincente nella sua ricerca di una stabile compagnia femminile, ma grazie ad un piccolo tradimento ed alla disponibilità di una traditrice.
Non ci stupiremo di incontrare nuovamente Carlo Piras tra le righe di un altro romanzo, magari più cresciuto e finalmente don giovanni autentico."