venerdì 14 marzo 2014

GIUSEPPE IANNOZZI SU "SE AVESSI PREVISTO TUTTO QUESTO": "UNA PIACEVOLE SORPRESA"

Tra le tante recensioni ricevute dal mio romanzo, quella di Giuseppe Iannozzi mi fa particolarmente piacere, in quanto proviene da un giornalista e critico che è anche e soprattutto un narratore di razza. Il suo ultimo romanzo breve, "La lebbra", è un gran testo, di grande attualità, una delle tante brillanti novità che quest'anno la mia casa editrice (Il Foglio) ha immesso nel mercato. Il fatto che i nostri ultimi lavori facciano parte della stessa scuderia potrebbe facilmente far pensare a una sorta di scambio di favori, ma così non è: e se non ci credete, non me ne può fregare di meno. Iannozzi ha letto il mio testo e gli è piaciuto, punto. E lo ringrazio per le belle parole (il mio romanzo è per lui una piacevole sorpresa, una storia delicata e allo stesso tempo intrisa d’un dolore esistenziale, a tratti agrodolce") e l'ottima analisi del testo. Per non sottrarre contatti al suo blog, mi limito a riportare qui solo la parte finale del suo pezzo.

Si potrebbe tentare l’azzardo e dire che Se avessi previsto tutto questo è romanzo che ricalca alcune tematiche care al primo Andrea De Carlo, a Federico Moccia e al primissimo Giuseppe Culicchia, o anche a Claudio Baglioni con il suo romanzo Q.P.G.A., ma si farebbe torto all’autore, perché Luca Raimondi, a differenza dei sopracitati autori, non si limita a raccontare la ricerca spasmodica dell’amore, investe infatti molto di sé nell’evidenziare l’inutile sostanzialità della civiltà dell’immagine raccontando così uno spicchio di Storia italiana, quella degli anni Novanta.
Se avessi previsto tutto questo di Luca Raimondi è dunque un romanzo a trecentosessanta gradi e non un mero lavoro giovanilistico.

Chi volesse leggersi il testo integrale, può cliccare sul seguente link: 

martedì 11 marzo 2014

SU "MANGIALIBRI" UNA RECENSIONE A CURA DI ELENA TORRE

Nuova recensione del romanzo, firmata da Elena Torre e pubblicata sul sito "Mangialibri". Ecco un estratto:
"Romanzo di formazione per Luca Raimondi, che mescola elementi biografici alla possibile storia di un ragazzo qualunque che ha vissuto la parentesi universitaria negli anni Novanta, momento in cui almeno nella sua Sicilia, tutto sembrava possibile. Un momento di espansione che coincide con la sua conquistata libertà e dove tutte le potenzialità sembrano pronte a fiorire. In questo ambiente vivace e desideroso di cambiamento a far da padroni sono sentimenti quali l’amicizia e l’amore, unici due motori capaci di far accadere le cose importanti. Uno spaccato veritiero, una fotografia che ritrae adolescenti invecchiati incapaci di guardare le situazioni dall’esterno, troppo presi forse da emozioni che non hanno saputo riconoscere."
L'articolo integrale è disponibile al seguente link: 

giovedì 6 marzo 2014

"TRE IN UNO!": LA SICILIA CHE SCRIVE IL 7 MARZO PRESSO LA LIBRERIA VICOLO STRETTO DI CATANIA

Dopo la bella serata di Acireale dello scorso 13 dicembre, svoltasi presso l'associazione Nuova Galatea (ne approfitto per ringraziare nuovamente il brillante ideatore e moderatore di quella serata, Alessandro Coco) torna "La Sicilia che scrive": dopo aver purtroppo dovuto annullare per problemi di salute del sottoscritto la data di Siracusa del 2 febbraio (che speriamo di recuperare al più presto), rieccoci di nuovo riuniti stavolta a Catania, presso la Libreria Vicolo Stretto. Una piccola ma efficiente libreria situata, tra pub e ristoranti, in via Santa Filomena 38, a pochi passi da via Umberto, nel cuore della città.
Moderati dalla giornalista Assia La Rosa, saremo nuovamente io, Salvo Cavallaro e Valentina Carmen Chisari a raccontare i nostri libri e raccontare un po' di noi stessi, oltre a intavolare discussioni spero stimolanti sul ruolo e sulla situazione della letteratura in Sicilia. 
Salvo Cavallaro è un avvocato con la passione per la lettura e la scrittura. Ha pubblicato recentemente il florilegio di racconti “Date da mangiare ai pesci” (Carthago 2013). Ha anche pubblicato: "Ma di cosa stiamo ancora parlando?" (Carthago 2011), il racconto "L'ultima lettera" all'interno dell’antologia "Sopra le righe" (Inkwell 2012), “Don’t Worry Be Happy (devi stare calmo)” per l’antologia “La Telefonata” (L’Erudita- Perrone editore 2013), “28.04.1945” per l’antologia “Storie in 100 parole” (L’Erudita- Perrone editore 2013). Ha scritto per L’Inchiostro Mensile, Il conformista e il Corriere dei popoti. Collabora con numerose testate giornalistiche: CHair magazine, Fazione Magazine, MeridianaMegazine e Nuove Edizioni Bohemien. Collabora attivamente con la casa editrice Carthago e altre associazioni culturali nell’organizzazione di eventi su arte e letteratura. Tiene una rubrica di letteratura siciliana “Culturalmente” su Lapisnet.
Nata e cresciuta a Catania, Valentina Carmen Chisari si laurea in Scienze Politiche nel 2005 discutendo una tesi sperimentale sul giornalismo e riportando il massimo dei voti; nello stesso anno ottiene l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti. La sua passione è da sempre la scrittura che coltiva attraverso la collaborazione con il quotidiano “La Sicilia”, con altre testate giornalistiche e mediante la stesura di racconti; del gennaio 2013 è la pubblicazione del suo primo libro di racconti illustrati per bambini "Racconti dall'isola magica. La Sicilia e i suoi colori", Inkwell edizioni, avente come protagonisti i frutti della Sicilia che si fanno portavoce di valori umani.