E' uscito da qualche giorno "Reporter", una bella rivista siracusana quindicinale che si occupa di inchieste, politica, economia e cultura. La giornalista Mascia Quadarella mi ha chiesto un'intervista e il risultato - da incorniciare - eccolo qua.
In cerca d'amore nella Catania di fine millennio
(Edizioni Il Foglio)
"Un romanticismo temperato da un sense of humor crudele...
un giovane Werther metropolitano
sperduto in una Catania che tenta di rinascere" (La Repubblica)
Il blog del nuovo romanzo di Luca Raimondi
lunedì 17 febbraio 2014
sabato 15 febbraio 2014
venerdì 14 febbraio 2014
IO E LUCA MORREALE OSPITI DI "ZERONOVE.TV"
Cliccando su questo link potrete andare sulla pagina in cui è apparso il video della trasmissione web a cui ho partecipato ieri assieme al "gigante buono", il fotografo siracusano Luca Morreale, autore della foto di copertina del mio libro. Si accenna anche al libro di mio padre Raimondo, "L'undicesima", anch'esso arricchito dal contributo fotografico di Luca.
martedì 11 febbraio 2014
IL MIO ROMANZO PRESENTATO ANCHE AD AUGUSTA
Con la giovane Chiara Tamburini a fare gli onori di casa per conto dell'associazione, la serata è stata introdotta dalla mia carissima amica Cristina Gianino (al mio fianco nella foto a sinistra), insegnante e musicista, che ha illustrato i contenuti del testo prima di lasciare spazio alla conversazione e al dibattito.
Dopo la
presentazione del libro, prevista per il 14 Febbraio alle 18.00, saranno
esposti 12 degli scatti che compongono il lavoro. La mostra si concluderà
sabato 15 febbraio alle 21.30.
Sono particolarmente felice per la scelta del terzo incontro
dedicato ai libri e previsto per giovedì 20 Febbraio. Alle 18.30 sarà infatti presentato il libro “Imperfetto” di Matteo Pugliares, il quale mi sta aiutando nella revisione del mio nuovo romanzo, "Figlio unico", la cui uscita è prevista per la prossima primavera.
“Inserire alcuni
eventi letterari nel programma delle nostre attività è un modo per allargare i
nostri orizzonti e dedicare spazio alla scrittura creativa, da cui il cinema in
qualche modo dipende - spiega Jessica Spinelli, presidente di QuattroTerzi -. L’associazione,
del resto, punta molto all’innovazione ed all’ interazione con fasce di
pubblico sempre più vaste e variegate. Proprio per questo motivo, speriamo di
poter realizzare altri eventi di questo tipo con autori di Augusta e non, che presso
la nostra sede potranno trovare uno spazio e una realtà in grado di aiutarli a farsi
conoscere e a diffondere le proprie opere.”
lunedì 3 febbraio 2014
LA RECENSIONE DI PAOLO BIANCHI
Il 20 gennaio è apparso su “Liberoquotidiano.it” un pezzo dello scrittore e giornalista Paolo Bianchi dedicato al romanzo del sottoscritto. Una recensione senz'altro interessante e autorevole macchiata, purtroppo, da un paio di righe che puzzano di snobismo o almeno di scarsa informazione nei riguardi delle Edizioni Il Foglio. Bianchi, da
giornalista, non si è premurato di fare qualche ricerca in merito, e mette in dubbio, chissà poi perché (pochi refusi, qualità grafica ottima, vai a sapere...), la buona fede e la professionalità dell'editore. Bastava chiedere a qualche addetto ai lavori per venire a conoscenza del fatto che Il Foglio non è una
casa editrice a pagamento, che ha una distribuzione nazionale abbastanza efficiente
nei limiti delle possibilità e che mi ha affidato a un editor giovane ma competente come
Walter Lazzarin. Walter, che ho già ringraziato in coda al romanzo e che non ho problemi a ringraziare ancora, ha fatto a parer mio un ottimo lavoro di limatura, perfezionamento e
correzione, nel pieno rispetto delle mie scelte stilistiche e strutturali. Mi assumo quindi io le colpe di ciò che non ha soddisfatto Bianchi, posto che lui abbia voglia, un bel dì, di entrare nel merito di quella contestabilissima opinione per cui "l'editing è poco accurato".
Da chi ha scritto un libro come “Inchiostro antipatico. Manuale di dissuasione
dalla scrittura creativa” non ci si aspetta certo simpatia profusa a piene
mani, ma bastava poco per appurare che Gordiano Lupi si
è sempre battuto contro l’editoria a pagamento e che i suoi autori, me compreso, lo
hanno in grande stima anche per questo.
Liquidate quindi come un “incidente di percorso” del recensore
quelle infauste due righe dedicate al Foglio, rimangono le sue impressioni sul
romanzo e, come già in altre occasioni, Carlo Piras è generosamente paragonato
al Werther di Goethe, che Bianchi non esiterebbe a definire “uno
sfigato”. Ecco infatti cosa scrive: “E' un lavoro di scavo nella memoria, magari basato
su un diario che Raimondi teneva alla fine degli anni Novanta del secolo
scorso. Si tratta della storia di Carlo Piras, un ragazzo al primo anno di
università, a Catania appunto, e del suo innamoramento per Tamara, la quale
mantiene però una tormentata storia d'amore con il migliore amico di Carlo,
Flavio. Ma mentre Flavio, senza essere particolarmente ambizioso, vive gli alti
e bassi della sua esistenza con una certa intensità, il povero Carlo, come un
giovane Werther, si limita a osservare il mondo scorrere. Il suo è un approccio
tutto cerebrale, con scarse o nulle ricadute nella quotidianità. Insomma, Carlo
è uno sfigato.”
Nel resto della sua lettura, Bianchi coglie bene il senso di vuoto di un personaggio, di una generazione, di una città (Catania), di una fase in cui si era felicemente sul ciglio di un burrone con gli occhi al cielo e in cui la Storia sembrava essersi fermata per scrutare le nostre piccole, forse insignificanti, storielle di amicizia e di amore.
Per la cronaca, non ho mai tenuto alcun diario. Ci ho provato, ma che noia.
Per la cronaca, non ho mai tenuto alcun diario. Ci ho provato, ma che noia.
Il testo integrale della recensione la potete leggere qui: http://www.liberoquotidiano.it/blog/1390072/Vita-quotidiana-del-giovane-inetto-Carlo-nella-Catania-di-fine-Millennio.html
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