Sul numero di ottobre-novembre di "Leggere:tutti", importante magazine romano di letteratura a diffusione nazionale, è apparsa una recensione del mio ultimo romanzo firmata da Carla Iannacone. La stupenda immagine di copertina realizzata da Luca Morreale fa bella mostra di sé a pagina 49. Le Edizioni Il Foglio di Gordiano Lupi (già al lavoro sul mio prossimo romanzo, previsto per il 2014) realizzano addirittura una doppietta: è infatti recensito anche il libro di Renato Dattola "Penso a tutto io".
Ecco il testo integrale:
Carlo Piras è uno studente di
filosofia all’Universita di Catania degli anni ’90. Figlio unico, diplomato all’istituto
alberghiero, aspirante e svogliato scrittore ha scelto di abbandonare un
percorso che lo avrebbe portato diritto alle cucine per dedicarsi allo studio
di Hegel e Kant. Originario di Siracusa, dove la vita scorre placida e senza
particolari emozioni, Piras si ritrova cosi a dover combattere un fastidioso
senso di solitudine, malgrado viva ormai in un ambiente che trabocca di
studenti e coetanei.
Il romanzo descrive le nevrosi
adolescenziali e post-adolescenziali del suo protagonista assieme al desiderio
di avere delle relazioni gratificanti, soprattutto una relazione sessuale soddisfacente
e duratura. Ma tutto sembra remare contro il ragazzo. Tutti i tentativi di
conquistare le ragazze rivelano la sua inadeguatezza alla vita. E scorrendo le
pagine di questo libro che ci si accorge allora che il riferimento nel titolo della
“ricerca d’amore” – salvo l’epilogo caratterizzato da toni più sentimentali –
appare semmai orientato più verso una ricerca di amore carnale.
Se avessi previsto tutto questo (attinta
sotto alcuni aspetti dalla autobiografia di Raimondi) si presenta infatti a mo’
di epopea quotidiana tardo–adolescenziale in
cui l’amore e l’amicizia sono i veri valori da esaltare; un romanzo di
formazione impastato di umorismo e speziato di malinconia, costruito in gran
parte da una successione teatrale di dialoghi e brevi botta e risposta, mentre,
in altri momenti, appare evidente il desiderio dell’autore di esprimere tutta
la complessità delle elucubrazioni post adolescenziali, ricorrendo a sovrabbondanti
aggettivi e numerose descrizioni degli stati d’animo del protagonista quasi a
erigerlo a simbolo della vita di vent’anni fa che, alla fine, a pensarci bene,
non era poi tanto diversa da quella di oggi.
CARLA IANNACONE